Evvai Mauri!
Si chiama “Symposium Wine Training” ed è uno spazio intelligente: un po’ enoteca, un po’ sala degustazione (almeno 30 persone), un po’ di cucina…
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Si chiama “Symposium Wine Training” ed è uno spazio intelligente: un po’ enoteca, un po’ sala degustazione (almeno 30 persone), un po’ di cucina…
La domanda è legittima anche se, se la pongono in pochi: come vengono realizzate le classifiche di Taste Atlas? L’ho chiesto all’altra grande star del momento: ChatGPT. Ed ecco la risposta a cui aggiungerei qualcosa.
“Ci sono molte varietà di formaggi che vengono consumate in tutto il mondo, ma alcuni tipi sono sicuramente più popolari di altri. Ecco una lista dei formaggi più consumati al mondo:
Il ministro Lollobrigida sventola ancora una classifica di Taste Atlas in cui si premiano i prodotti italiani. In questo caso i formaggi. Ovvio che la domanda che ci siamo posti è sempre aperta: chi dà i voti su questa piattaforma?
La baruffa politica sta assumendo i contorni di una sfida calcistica e non mi stupirebbe che finisse come per il calcio con una scazzottata fuori dai locali che servono o pane o hamburger (di per sè un’idea poco sovranista, direi) o altri prodotti con farina di insetti, per ora di grillo.
Davvero una bella sorpresa assaggiare dei prosecchi non solo dignitosi, non ripetitivi, ma buoni e originali. In mezzo a settecento milioni di bottiglie, queste ed altre poche migliaia danno speranza. Lo dico come consumatore, ma anche come italiano e veneto orientato, data la mia parentela.
La ChatGPT non serve dunque per fare ricerche perché, ora, fa un po’ di confusione. Domani chissà! Intanto però è utile per scrivere testi generici e anche in tal caso mostra la sua equidistanza
Locale elegante che declina con piacevolezza i temi e i modi della cucina locale, ossolana in primis. Ma anche un po’ di Piemonte, di Valtellina e un pizzico di mare per chi non ne può fare a meno. Cucina ben fatta ma semplice da leggere: non inquieta e sorprende per l’insieme e non per i titoli nel menù.
ChatGPT ha un po’ le idee confuse sui piatti tipici del Novarese, mentre dice la sua correttamente per quel che riguarda il Piemonte.
Ogni tanto dialogo con ChatGPT e apprezzo la capacità comunicativa. Un po’ meno la correttezza dei contenuti. Stiamo sui temi cari della ristorazione per capire. Se gli chiedo cosa ne pensano i tedeschi, i francesi, i cinesi… insomma un po’ tutti, della cucina italiana ChatGPT, questa intelligenza artificiale dà delle risposte concilianti e sovrapponibili.
Ecco date ed argomenti del corso 2023 che terrò con l’amica Lauren Crow
Ormai è un fiume in piena: ogni piattaforma, ogni aggregatore elettronico vuole la sua classifica: dopo Taste Atlas e dopo Tripadvisor, ora è il turno di TheFork, la piattaforma di prenotazione on line che dice la sua.
Lo so, fatti loro. Ma io l’ho vissuta male. E quel locale si è ammantato di una strana luce polverosa. Così non ci tornerò più, nonostante si mangi bene. Sia detto per correttezza.