Il Convitato di Pietra
Il convitato di pietra dell’ultimo Vinitaly è stato il cambiamento climatico. Se ne parlava ovunque ma sottovoce: fra i padiglioni, nelle degustazioni… meno, però, nei lavori della Fiera veronese.
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Il convitato di pietra dell’ultimo Vinitaly è stato il cambiamento climatico. Se ne parlava ovunque ma sottovoce: fra i padiglioni, nelle degustazioni… meno, però, nei lavori della Fiera veronese.
Identità che meriterebbe una propria doc “a cappello”, sotto cui far ricadere le doc preesistenti. Il nome potrebbe essere proprio “Alto Piemonte”. Suonerebbe bene: “Alto Piemonte Ghemme docg”, “Alto Piemonte Nebbiolo doc” etc etc giusto per intenderci.
Fra sabato e domenica ho percorso in auto circa seicento chilometri dal sud al nord Piemonte: da Castelletto Ticino a Cuneo, da Cuneo a Cuorgnè nel torinese, da Cuorgnè a Biella, da Biella al Lago d’Orta, dal Lago d’Orta a Sezzadio (Al), da lì a Serravalle (all’outlet lo confesso!) e da lì per vie senza pedaggio a Novara e poi di nuovo sul Lago.
Prendo a prestito un articolo de “Il Gambero Rosso” per fare un esame del rapporto fra vino e parole. Un rapporto spesso difficile.
Forse c’è una ragione nel costruire un locale freddo ed anonimo. Tipo sala d’attesa di un aeroporto. Senza quadri, senza centrotavola, senza piante… anonimo e freddo.
La nostra connazionale Ilaria Sailis mi è simpatica. E’ coraggiosa, anche se imprigionata, incatenata come il Conte di Montecristo, in attesa di giudizio. Già di per sé una esagerazione: e se fosse innocente?
Se tu volessi cercare del marcio nel gioco delle bocce, lo troveresti: miseria, raggiri, soprusi… Se poi vuoi cercare del marcio nel sistema di allevamento degli animali, il lavoro è anche più facile. Così è per il documentario “Food for Profit” che ho visto l’altra sera in proiezione gratuita ad Omegna. Sala piena, facce attente e grazie ad Arcademia.
Ed ora lo stesso ceto medio piccolo si riaffaccia con la condivisione delle auto (osteggiata fortemente), col nascente fenomeno delle “cesarine” e soprattutto con gli affitti brevi (anch’essi osteggiati). Per me è invece una buona cosa: impegno, investimento, guadagno, concorrenza…
E poi il pensiero a tutti gli amici passati oltre. Un abbraccio e buona Pasqua anche e soprattutto a loro.
ma c’è un fiore fresco, uno bello e colorato, ad ogni tavolo. E capisci che c’è del calore, della grazia, dell’eleganza. Una “ginestra” che rompe il grigio
Ottimo piatto che interpreta con tecniche moderne la tradizione piemontese, diventando a sua volta tradizione. Vale la visita, direi.
Entro ed ordino una marinara, patatine ed insalata nizzarda: la pizza è buona, sottile in centro ma con i cornicioni (stile?!). Dalla lista dei vini scelgo una passerina igp biologica e vegana della Ciù Ciù
Aumenta nel mio piccolo giro di conoscenze: amici, colleghi, studenti… il numero di vegetariani ed aumenta il numero di chi si sente coinvolto nell’allevamento intensivo di maiali, bovini e (ma meno) di polli. Ed ora anche il successo di un film devastante come “Food for Profit”…