La Salis Mi è Simpatica

La nostra connazionale Ilaria Salis mi è simpatica. E’ coraggiosa, anche se imprigionata, incatenata come il Conte di Montecristo, in attesa di giudizio. Già di per sé una esagerazione: e se fosse innocente? Chi gli ridarà il tempo e la tranquillità. E se anche fosse colpevole di violenza, che pericolo pubblico potrebbe mai costituire? In catena in un tribunale sorvegliatissimo? E poi violenza contro chi? Contro un violento dichiarato. Chi semina vento raccoglie tempesta. Che le diano una pena simbolica e la rimandino in Italia. In un Paese in cui per alcuni, di destra, è colpevole; per gli altri, di sinistra, innocente. Per me che non appartengo agli opposti schieramenti, è una concittadina detenuta ingiustamente ed esageratamente. Quello dovrebbe importare ai politici italiani non è l’appartenenza vera o presunta a questo o quello schieramento. E’ un’italiana detenuta poi in un Paese, l’Ungheria, che grazia i fiancheggiatori di pedofili e permette ai neonazisti di sfilare e terrorizzare il Paese. Non un Paese normale. Mi ricorda un po’ la vicenda dei due marò in India: il leader indiano li usò per una polemica, per propaganda  interna anti Partito del Congresso (allora guidato da una signora di origine italiana). Ed Orban cosa vorrà? Soldi immagino. Soldi per sé e per il suo clan. Forse ce lo dovremmo ricordare: non è un Paese normale.

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