La Via dei Morti
Una volta cadde il campanile, un’altra volta, secoli fa, distrusse un intero quartiere. I sopravvissuti, si limitarono a spianare le macerie e a costruirci sopra un’altra volta. Sotto i morti.
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Una volta cadde il campanile, un’altra volta, secoli fa, distrusse un intero quartiere. I sopravvissuti, si limitarono a spianare le macerie e a costruirci sopra un’altra volta. Sotto i morti.
Credo che il problema dell’eccessivo consumo di alcol sia da affrontare con una sana cultura edonistica. Una cultura che metta in luce storie, territori, intelligenze, profumi e sapori dei fermentati e dei distillati.
Devo dire perciò che proprio non capisco: 1) perché la scuola ha messo in essere un’attività così pericolosa?
Sono anni che collaboro con l’ICS di Verbania. Amici. E sono anni che mi fanno fare di tutto.
Nel 1996 Omegna fu colpita da un’alluvione. Anzi il lato verso il Mottarone fu alluvionato. In quella notte di luglio sul Mottarone piovve così tanto, quanto piove in una stagione, in una manciata di ore.
I camerieri muoiono giovani. Cioè non lo so: ma il pensiero ti viene guardando il personale nei ristoranti. Poche volte, infatti, sono quarantenni, cinquantenni
In “Dietro le Stelle” dice infatti che: “La critica gastronomica italiana non ha una storia, non ha un passato e non gode, nel presente, né di buona né di cattiva salute. Semplicemente non esiste.”
Non evadiamo e dunque per l’isee siamo ricchi e mio figlio paga le tasse più alte e non ha diritto ad un pensionato studentesco.
Ed ora questa idea della pasta lunga presentata come una fascina, un arrotolare di alghe marine, un viluppo di sottobosco. E’ solo un parere, ma a me non piace.
Quando collaboravo con “Il Corriere di Novara” ogni tanto andavo a cena: rassegne, vernici, raccolta fondi… il mio caporedattore era piuttosto critico che la mia cronaca fosse un pezzo, sia pure piccolo, di giornalismo. Ed aveva ragione
la XIII edizione della Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell’Olio, promossa dall’Associazione italiana Sommelier in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Istruzione e del Merito”
Due divertenti degustazioni, una appunto dedicata ai formaggi da prati stabili e pascoli rivolta al pubblico di curiosi e appassionati, e l’altra ai mieli per insegnanti, alunne e alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. Io parteciperò alla prima e della prima voglio parlare.
Nel mentre che ero lì ho lanciato l’appello agli amici di Ghemme affinché salvino la memoria di Daniele Preda, chef e docente a Stresa