Terre del Barolo
Simpatici. Prima di Natale son passato a comprare qualche bottiglia (sei) e me ne hanno regalata una personalizzata (e fa sette). Ne ho assaggiati (gratis) altri tre.
Blog di Riccardo Milan: pensieri, vino, cibo, riflessioni, film, letteratura ed attualità gastronomica fra il Lago d'Orta e un poco di mondo.
Simpatici. Prima di Natale son passato a comprare qualche bottiglia (sei) e me ne hanno regalata una personalizzata (e fa sette). Ne ho assaggiati (gratis) altri tre.
Ringrazio Maria Cristina Pasquali a cui ho mandato uno dei menù che Giuseppina ha trovato a casa sua. Roba del nonno (“ma era troppo giovane!” Collezionista?). Tutti menù francesi, anche scritti a mano (nei ristoranti: tanta roba!). Piano piano li pubblicherò in parte. Curiosità, confronti, indagine sociologica e storica… Non so. Ma certo una volta alle feste mangiavano di più. Facevano lavori più pesanti, se ne fregavano della dieta, festeggiavano poche volte l’anno. Ognuno si dia una risposta, se vuole.
Alla faccia, vien da dire: 1) a chi crede il covid sia un’esagerazione; 2) di chi pensa che in Italia i tamponi siano un furto; 3) che all’estero siano più sciallati nell’affrontare la pandemia… Mah!?
Nella realtà i non vax mi sono indifferenti. Non mi piacciono quando dicono che noi vaccinati siamo delle pecore, che è un complotto, che i vaccini non servono… che dicessero che hanno paura e morta lì: sarebbero più simpatici, più umani. A volte sembrano solo fessi arroganti.
Bella idea che si chiama Divinoinvaso ed è la seconda vita che Cantina Toblino ha pensato per una scatola da vino. Il progetto è frutto della collaborazione con Beelieve, start-up trentina che produce oggetti di design con il legname proveniente dai boschi flagellati dalla tempesta Vaia nel 2018 e realizzati da giovani che vivono situazioni di temporanea difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro della cooperativa Progetto 92 di Trento.
Non so e non mi importa saperlo. Però, quando passi di lì in questi giorni, non puoi fare a meno di guardare, osservare e (un poco, lo confesso) invidiare. Bravi e Buone Feste.
A casa di Germana anche un piatto pasticciato diventa ordinato. Così è stato anche sabato scorso quando mi ha preparato la Polenta Concia, alla maniera piemontese (luogo di riferimento Oropa, coi suoi ristoranti storici). Buona, ancorché ricca e di lunga digestione
Credo che in rete ci sia un grande caos linguistico. Al pari di quello che trovo nelle aule della mia scuola. Chiedo infatti ai miei studenti come si fa un menù, come si scrive il nome di un vino… risposte vaghe, contraddittorie, sbagliate.
Il fatto che delle donne “di colore” diventino Miss mi fa certo piacere, ma mi dice anche che la globalizzazione investe anche i canoni estetici (o forse sono proprio i primi ambiti a diventarlo). Comunque, la porterei volentieri a cena. Il resto sono elucubrazioni.
Nella fattispecie sono stato a bere qualcosa dall’Astemia Pentita: bella cantina, buoni vini, design ovunque; e poi da Terre da Vino: un mix fra bottega e locale di degustazione. Interessante.
Un’idea stupida, dunque, basata sull’ignoranza dell’altro. Ma funziona per la pubblicità e sembra in qualche modo essere consolatoria di fronte a un mondo che veramente è diventato senza confini commerciali. Una nostalgia di confini che non ha molto senso: meglio concentrarsi sulle regole e sugli accordi.
6 ore a Santhià. Non molto tempo, ma mi piace l’onestà intellettuale di chi ha messo il cartello (Pro Loco o Comune? Chi?). Non ti dico un fine settimana, ma sei ore. Questo noi siamo. Onesti.
Da una parte non li comprendo ma non li condanno del tutto, visto che non si tratta infatti di persone assolutamente negative o fuori di testa, ma di persone dubbiose nella cui testa è cresciuta questa ansia, questo dubbio, questo rifiuto generalizzato alla vaccinazione. Per quanto non li comprenda non me la sento di condannare così, senza appello. Penso piuttosto che i loro dubbi debbano essere fugati. Poi, magari, non dicono solo corbellerie.