Nelle pubblicità si sottolinea spesso che il prodotto è 100% italiano, in maniera quasi pedante come se al di fuori dei confini italiani la gente non sapesse produrre cibo buono e di buona qualità. Questa è un’idea sbagliata, ancorché stupida: ci sono infatti paesi che sono anche meglio di noi. La carne che mangiamo poi è quasi tutta straniera, il pesce idem… siamo morti? E poi produrre in ampi spazi di allevamento è peggio dei nostri allevamenti chiusi, intensivi? E poi questo discorso sembra valere solo per alcuni prodotti, per altri invece gli italiani sono assolutamente esterofili: lo champagne è l’esempio più lampante, visto che siamo i quinti consumatori al mondo per valore. In questo caso gli italiani dunque non si fanno certo impressionare dal fatto che le bollicine siano di origine francese. Poi basta fare un giro sulla rete e trovare che questa idea è comune un po’ ovunque. Immagino che se io frequentassi una famiglia straniera, loro direbbero la stessa cosa: come sono buoni i nostri prodotti, come sono sani, etc etc. Un’idea stupida, dunque, basata sull’ignoranza dell’altro. Ma funziona per la pubblicità e sembra in qualche modo essere consolatoria di fronte a un mondo che veramente è diventato senza confini commerciali. Una nostalgia di confini che non ha molto senso: meglio concentrarsi sulle regole e sugli accordi.
100 per 100 idiozie

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