Zaia dixit

Il titolo sembra averglielo dato qualche lacché del Ministero, perché il libro di Luca Zaia, al secolo ministro delle risorse agricole, ha in sé molto di presuntuoso: “Con le scarpe sporche di terra (bene, bell’inizio): un anno di rinascimento agricolo” (ed. Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Perché, prima si era in pieno medioevo? Boh!? Il Ministro è certo bravo, ma da qui a paragonarsi ad un Lorenzo Il Magnifico (“Quant’è bella giovinezza/che si fugge tuttavia!/Chi vuol esser lieto, sia:/di doman non c’è certezza.”). Mi sembra esagerato. Vien voglia di fargli le pulci. Leggo così le righe dedicate al vino.

Paragrafo uno “Brunello”, un vino a volte “arricchito con Merlot o altri vitigni un poco meno nobili” (che siano dei “conti”, invece che dei “principi”: un “poco meno nobili”? Che significa?). Capitolo secondo: Nobile di Montepulciano. Non si spiega né il problema né i termini della soluzione. Capitolo tre: Tocai: perso il nome, ci si consola in Friuli con il “friulano” e in Veneto con il “tai”. Capitolo quattro: Prosecco. “tra gli ultimi provvedimenti… il riconoscimento del sinonimo “glera” per il vitigno prosecco… il prossimo riguarderà la doc “prosecco”… le due nuove docg per il “Conegliano Valdobbiadene” e “Colli Asolani”. Rimane il fatto che -dico io- se uno volesse produrre prosecco in Sicilia, magari gli viene anche meglio, potrà farlo comunque… Lo stesso in Francia o in Germania. Capitolo cinque: Ocm Vino. Nulla da dire. Capitolo sei: Bag in box. Il Ministero “autorizza il confezionamento in contenitori alterativi al vetro per alcuni vini doc”. Speriamo non ci siano rilasci. Capitolo sette: L’Impegno per il settore vitivinicolo. Il Ministro segna il Vinitaly, e numerose rassegna sportive per promuovere i “nostri prodotti”.

Capitolo otto. Nulla. Nulla da parte del ministro Zaia sulle leggi liberticide che hanno ucciso il consumo di vino al ristorante e nei bar. È inutile promuovere il vino, se poi non si può bere. Esagerato? Chiedete in giro, guardatevi in giro… Si deve tornare allo 0,8%, si deve andare a controlli mirati e non a campione, si devono abbassare le pene… Quando penso al vino, al consumo di vino, mi vengono in mente le gogne, le gabbie appese sui campanili, le verghe e le punizioni pubbliche… nessun accenno di Rinascimento, solo uno stile medievale profondo… altro che Lorenzo il Magnifico! La politica italiana è invece piena di Jacob Sprenger ed Heinrich Institor Kramer. Che il Ministro non se ne sia accorto?

gogna

Visite: 1829

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *