Un filosofo visto dalla sua quotidianità, fatta di consapevolezza di sé, ma anche di difficoltà economiche, di doveri di marito e di doveri di padre. Ho letto con piacere “Marx Conto su di Te per il Vino” (L’Orma Editore) in cui si ha un’immagine tutto tondo del celebre filosofo tedesco (ma londinese di adozione). Proprio nel passaggio citato nel titolo si intuisce che Marx avesse in testa sia il Chiaretto del Garda sia i vini del Reno. In una lettera ad Engels del 22 giugno 1867 si legge infatti che “E ora alle questioni private. Il 2 luglio le mie ragazze sono costrette a invitare delle amiche per un ballo; è un anno che non ricevono nessuno e non replicando agli inviti rischiano to lose cast. Per quanto in questo momento sia al verde, non ho potuto dire di no, e conto su di te per il vino (Chiaretto e Reno), ti chiedo cioè di procurarmene nel corso della settimana prossima…”.
Una scelta legata ad una festa di ballo giovanile (oggi avrebbe optato per un prosecco?), ma che dimostra la lunga fama dei vini citati. Vini da ballo, vini da filosofo…