Un buon bicchiere inglese

Ho trovato un foglietto dalle sorelle Conti di Maggiora, quelle che fanno il Vino delle Donne, per capirci. Ma non solo: quelle che hanno trasformato la loro cantina in una galleria d’arte (bella); quelle hanno organizzato decine di incontri culturali; quelle hanno proposto il loro vino un po’ ovunque; quelle che stanno realizzando una rassegna enogastronomia dedicata al boca doc; quelle che stanno riunendo i produttori –pochi- intorno a progetti di valorizzazione di questo, ai più sconosciuto, vino a base di nebbiolo. Forse lo fanno per riscattare l’impatto architettonico della loro cantina: un finto castelletto, realizzato anni fa per colpire orde di turisti ignari ed incompetenti d’arte. Si stanno riscattando. Brave. Ma il fogliettino?
Ecco, mi stavo dimenticando: ho trovato fra le altre, tante carte, il pieghevole di un Corso di Inglese Vitivinicolo che si realizzerà da loro. Lo terrà una signora italo-australiana (almeno a giudicare dal curricolo): “Anna Dalla Valle ha conseguito la maturità presso la Muirfield High School in Sydney… interprete e traduttrice… etc etc”. Il Corso, in dieci incontri, “ha l’obiettivo di approfondire l’aspetto comunicativo e la padronanza della terminologia relativa alle tecniche viticole ed enologiche”. Se siete interessati: anna.dellavalle1@virgilio.it
Chissà com’è un buon bicchiere in inglese?

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