Sete di Sativa
Sete di Sativa
C’è un grande interesse nei riguardi della canapa sativa, quella che non si fuma e da cui si ricavano fibre vegetali, oli e altre parti edibili. Una volta si coltivava per le fibre, poi l’oblio dovuto alla confusione con la canapa che sballa, ed ora il suo recupero in varie parti dell’arco alpino, dove era una presenza costante. Ora è una presenza sporadica ma si trova. In due giorni a me è capitato di incontrarla due volte. Quasi un record!
La prima volta tavola, dove mi hanno parlato della pasta fresca fatta dal Pastificio Ossolano con aggiunta di canapa. Canapa coltivata dall’Istituto Agrario Fobelli di Crodo. Da assaggiare… Il giorno dopo, poi, sfogliando un libretto promozionale all’Enoteca della Serra, a Caluso, scopro che nel Canavese si coltiva la canapa e che è coprotagonista in una serata della rassegna enogastronomica Una Montagna di Gusto. Nella serata alla Cascina Pozzo Forte, di Borgomasino, si propone un menù degustazione a base di “canapa sativa canavesana”. Ovvero: Infuso di canapa sativa con torcetti di Agliè alla canapa, Polenta di antichi mais del Canavese e canapa con formaggi canavesani, Pasta di canapa con sugo canapestum, Gelato alla canapa e sorpresa… Da assaggiare anche questo. Se si è da quelle parti, ovviamente.
Commenti dei Lettori