Non so, sono alcuni giorni che sento parlare spesso di rumeni: nell’Irlanda del Nord ci sono state delle
manifestazioni molto violente contro una comunità locale di rumeni. Non so, non so chi siano e perché non li tollerano. Si tratta di gruppi di destra, quelli sempre pronti ad odiare e menare le mani, e la scusa è una violenza sessuale. Cosa grave, non sminuisco. Ma come tutte le rivolte che si rispettino, dai Vespri siciliani alla cacciata dei Re di Roma, c’è sempre qualche donna che viene in qualche modo toccata, violata. E questa violazione viene vista come un’intrusione in una proprietà privata. Mah!? Poi però, se ci serve, facciamo il ratto delle Sabine in molti luoghi del mondo.
Poi ho incontrato il primo sgomberato da una casa occupata abusivamente: è un senzatetto rumeno. È rumeno infatti il primo occupante abusivo di una casa che è stato cacciato fuori dalle forze dell’ordine. Ora però toccherebbe agli italiani che non pagano gli affitti nelle case popolari. E sono molti.
Era rumena anche la signora trovata morta nel parco a Roma, insieme al suo piccolo, la sua piccola creatura. Vite difficili e violenza. Peccato per la creatura. Come diceva uno slogan laburista “avrebbe potuto scoprire la cura contro il cancro”: le società giuste dovrebbero infatti dare a tutti una chance per esprimere i propri talenti. Ma loro dormivano in un parco. Colpa di chi? Anche un poco nostra…
Sono rumeni anche quelli che vanno a festeggiare il genetliaco di Ceausescu sulla sua tomba e anche in Romania la destra rumena avanza ed io non capisco più niente: vittime o carnefici? Ci sono rumeni ovunque e certo ci saranno rumeni nelle deportazioni di massa promosse da Trump. Temo di sì. Per ora sappiamo che ci sono anche italiani.