Rivisitazione della Bavarese all’Ironia (all’infinito) di Mauro Comoglio
da “Ricette per il prossimo millennio”
Ingredienti per una persona: 500g di ironia, 250g di autoironia, 4 fogli colloidali di senso del ridicolo, tre quarti di sano distacco.
Preparazione: passare al setaccio l’ironia ben lavata (tenendone da parte una ventina di grammi per la decorazione finale) ed incorporare l’autoironia, passando tutto al setaccio fine perché non si formino grumi di sarcasmo. Intanto mettere il senso del ridicolo, in fogli, in acqua per un quarto d’ora, poi strizzarlo e metterlo in un pentolino sul fuoco e scioglierlo a fiamma tenue, quindi unire al passato ironico rimestando con cura. Incorporare i tre quarti di sano distacco, versare il composto nella vostra giornata tipo, dopo averlo lasciato raffreddare per circa tre quarti d’ora. Al momento di servire, rovesciare lo stampo sulla sfortuna (apparente) che vi tormenta, sugli amici poco amici, sui denari che mancano, sui pensionati che vogliono saltare la fila (gli manca il tempo!?), sull’inetto che -non si sa perché- vi amministra, su quelli che giocano col telefonino mentre spieghi e sugli spocchiosi per cui la pittura è solo l’Impressionismo e pensano che la “Bauhaus” sia il paradiso del cane. Infine contornate il tutto con l’ironia avanzata.
Servite accompagnandola con un bianco floreale e fresco. Zona Collio, direi.