Quattro formaggi ed una testa fine

Quattro formaggi ed una testa fine

 

Premessa: è la prima volta che entro in un hotel pensato per chi vola e non per chi va in auto. Lo Sheraton Hotel Malpensa è così: si arriva comodamente dall’aeroporto, senza uscire. Ma non ha parcheggio. Chi ci va -diciamo- dall’esterno deve sostare nei parcheggi dell’aerostazione che sono così cari da far pensare che, se si andasse a cena (lunga, tipo matrimonio), potrebbe essere più conveniente prendere un low-cost la mattina, lasciando la macchina in un parcheggio esterno; fare un giro in Europa, tornare per cena e poi farsi venire a prendere dal transfert… Scherzo, ovviamente, ma non troppo!

L’Hotel è modernissimo ed assai grande: metri e metri di corridoi e sale, altezze, tablet per firmare, vetrate e centinaia di ospiti a colazione, a pranzo, cena e a dormire… in un angolino della grande sala ristorante Il Canneto, ho assistito alla prima edizione del concorso “Giovani Promesse” organizzato dalla  Chaîne des Rôtisseurs, Bailliage de Novara – Lomeillina et du Lac Majeur. Bella iniziativa, bravi i concorrenti. Alla fine, gli organizzatori hanno offerto alla giuria e agli ospiti (io) una degustazione guidata di quattro formaggi francesi selezionati da Renzo Soncini, novarese di Galliate. Soncini è Chevalier du Taste Fromage de France e di Francia ce ne ha fatta conoscere un pezzetto. Assai gustoso.

Per incominciare un Brillat Savarin della Borgogna, tripla panna, da latte vaccino: dolce, piacevole, ottimo… un più saporito Reblochon a latte crudo, frutto delle doppia mungitura delle stesse vacche: in bocca saporito, morbido, buono… e ancora, un caprino Normandie pastorizzato che in bocca era però saporito e dolce, buono… ed infine un Blu del Midi Pirenei, ottenuto da una doppia cagliata, assai intrigante e deciso nei sapori. Ottimo.

Non c’è che dire: i soldi del parcheggio li ho investiti bene. Però, che botta!

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