Se 42 vi sembran pochi!

Un po’ di settimane fa sono stato cena da un simpatico settantenne, in apparenza un po’ malmesso ma generoso, che fra una fetta di salame ed un’altra, un bicchiere di vino da baginbox… mi ha confessato (sì, confessato: aveva un po’ di sensi di colpa) di essere andato in pensione a 42 anni! E che, dunque, fra poco saranno più gli anni in pensione che quelli di lavoro. Cosa faceva? Bah, diciamo solo che era nell’aviazione, ma non era un combattente. Mai stato in scenari di guerra. Cose di altri tempi, direte. Spero. Forse. Intanto però lo ringrazio sia della bella serata sia del senso di colpa che promanava dalle sue parole.

Poi è passato da me Alberto e fra un bicchiere ed un altro abbiamo parlato dei rispettivi padri, sempre critici nei confronti del nostro agire. Ci mancano, ma quanto ci hanno “rotto” con la loro presenza. “Oggi -ho ricordato- ho l’età che aveva mio padre quando è andato in pensione”. “Io l’ho superata -ha ribattutto Alberto- mio padre è andato in pensione a 52 anni!”. Urca: pensione anticipata con sistema retributivo, Entrambi sono stati più anni in pensione che al lavoro… Chi paga? Prima ha pagato il debito pubblico, l’inflazione… ora le paghiamo anche noi: sia Alberto sia il sottoscritto andremo in pensione a 67 anni!

Pace e così sia… ma è meglio sapere che far finta; è meglio capire che il passato non è poi quel paradiso di statisti che alcuni millantano.

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