Pensierino di Natale

Moreno è l’amico complicato che tutti hanno: quello che si vorrebbe aiutare ma non si sa come. Vaga su e giù per il Veneto alla ricerca di lavoro, soldi, amore e tranquillità (che non avrà mai). Assaggia ed ha assaggiato centinaia di vini. Li ama e li conosce bene.

Male mi aveva parlato della Cantina Produttori di Cormons: “il peggior produttore della zona”. Questo il senso delle sue parole. Il direttore delle piscine comunali di Omegna, invece, mi aveva confessato di consumare molte bottiglie di un vino, allegro e frizzante, prodotto da loro. A chi dare ragione? Alla fine li ho assaggiati.

Belle etichette, bottiglie dalle forme strane, vini mediocri, dimenticabili… Magri, acidognoli, poco profumati, amarognoli. Moreno aveva ragione. Però il suo giudizio era troppo radicale: mediocri, discreti, ben bevibili ma purtroppo non sempre economici come sarebbe convenuto…Non mi sono piaciuti. Fino a ieri.

Ieri, Natale, fra le tante bottiglie bevute, un vinello dal nome carsico, rude. Il Terrano 2005, igt delle Venezia Giulia, prodotto dalla Cantina Produttori di Cormons.Un buon vino con un’etichetta molto bella, ancorché esagerata: cosa sarebbe il colore “babucce di Aladino”? E la ricchezza di “ferro e di acido malico” è proprio vero che faccia bene all’organismo?

Un buon vino dal profumo di frutta, un po’ speziato; equilibrato e di buon corpo in bocca. Non male. Seguendo la logica maroniana, gli ho dato 26 punti per l’integrità dei profumi: puliti ma non ricchissimi; 30 per l’equilibrio gustativo; e 28 per la consistenza.

È un miracolo di Natale oppure, oltre alle bottiglie belle, dalle etichette originali, stanno facendo del buon vino? Moreno, batti un colpo.

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