Ho sempre amato leggere Marco Zacchera, fin dai tempi di “Meno sprechi, meno tasse”, quando era consigliere missino in Regione; poi l’ho seguito da parlamentare; gli dissi di non fare il sindaco (“chi te lo fa fare”, esplicitai al matrimonio di Luigi. Si offese). Poi l’oblio della sua stagione da sindaco di cui rimane traccia in un bel (a me piace) teatro, ma costruito male (alla faccia dell’archistar! Una piccola serie di idiozie che lo rendono inutile in gran parte…). Ed ora Zacchera è riapparso e scrive ancora. Ma adesso infastidisce. Mi piace solo quando permette uno sguardo all’esterno del nostro Paese: fu membro della commissione esteri e viaggiò molto con i nostri soldi, viaggia ancora, ma ora con i suoi. Quando parla della situazione attuale, però, è fazioso: al governo c’è solo il PD (e la Lega, di cui dicono essere un sodale? Non è al Governo?), ogni tanto si ricorda dei 5stelle. A cui, ovviamente, non risparmia critiche. Gli altri? Tutti buoni. Faziosità a piene mani, intercalate con lucidi ragionamenti, ma sopraffatti dalle prime. E ti vien da pensare che il pensiero critico così ad ampio spettro non serva a nulla: la Regione Piemonte, guidata dal centrodestra, non si è poi distinta per parsimonia. Forse non avevano letto “Meno sprechi, meno tasse”; forse non avevano letto Marco.
Al Governo c’è sempre solo il PD
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