Luigi Patrone: Amico e Maestro

L’anno scorso ti avevo visto, dopo lunga assenza, sempre elegante al Lago d’Orta Wine Festival, sul Mottarone. Silvia ci ha scattato una foto insieme, l’ultima. La devo cercare. Tu eri vestito come sempre, elegante. Poi sei di nuovo scomparso, un male fastidioso, un’operazione forse ritardata, la fatica di vivere, il cuore che cede… Ti sono venuto a salutare: gli amici ti hanno vestito per l’ultima volta con il tuo completo elegante. Sembravi sempre tu, uguale a quando ti vidi la prima volta. Però questa volta niente vino, solo lacrime.
Luigi Patrone ed una ex allieva al Congresso Amira

Ti stava ancora bene quella giacchetta panna da maitre. Quella sarebbe stata l’ultima, quella targata Amira. E poi ti sono state bene le tante altre portate con eleganza negli anni di scuola, quando insegnavi sala all’Istituto Alberghiero di Arona. La tua figura tonda prendeva slancio indossando eleganza. Lo sapevi e te lo facevano notare le signore negli anni in cui, giovane, lavoravi sulle navi da crociera. Ah, che serate, che avventure nei porti del mondo, che vini eccezionali assaggiati con l’arte dei Camerieri. Avevi 14 anni e alla fine della prima stagione ti facesti spedire dei soldi. Ah ah un giovane, modesto provinciale che affronta il grande mondo, che si perde per i locali di Acapulco e spende tutto! Che sorpresa, che felicità, che estasi avrai provato al contatto con vite diverse, giovani donne, libertà, vite ricche… lo ricordavi ancora dopo anni. Eri stato poi elegante anche nelle stagioni sul Lago, con tua moglie che ti voleva a casa a crescere con lei  l’amata figlia; ed eri elegante anche quando  insegnavi ai corsi sul vino dell’Aims e quando ti dedicavi, pensionato, alla Pro Loco del tuo paese. Io ti ho seguito, ti ho aiutato, ho condiviso con te molte cose: cultura del vino, serate, passeggiate gastronomiche, bisboccia con gli amici. Tanta bisboccia. Siamo anche stati critici gastronomici per conto dell’ATL del Lago Maggiore: ricordi? Ci stimavano, facevamo molto insieme. Poi un lento chiudersi, forse per il perdere affetti ed amicizie. L’anno scorso ti avevo visto, dopo lunga assenza, sempre elegante al Lago d’Orta Wine Festival, sul Mottarone. Silvia ci ha scattato una foto insieme, l’ultima. La devo cercare. Tu eri vestito come sempre, elegante. Poi sei di nuovo scomparso, un male fastidioso, un’operazione forse ritardata, la fatica di vivere, il cuore che cede… Ti sono venuto a salutare: gli amici ti hanno vestito per l’ultima volta con il tuo completo elegante. Sembravi sempre tu, uguale a quando ti vidi la prima volta. Però questa volta niente vino, solo lacrime.

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