L’Isola non è Bella per Tutti

No, l’Isola Bella non è poi così bella di notte. Almeno così è apparsa a noi enonauti, spinti sulle sue sponde da una superficiale lettura del messaggio pubblicitario della serata “Bella by Night: Sky Party”: “ben quattro diversi punti che propongono rispettivamente musica, cocktail e food… ed il calice di ricordo della serata…”. Calice sta per vino, almeno così ha pensato il mio amico, e così siamo andati a curiosare. L’Isola ci è apparsa subito mezza chiusa e mezza impercorribile, presidiata da una inflessibile security; qua e là, dj set con musica da ballare, poi banconi bar con bottiglie dai mille colori. Di vino neppure l’ombra e neppure di “food”, che pensavamo fosse compreso nei venti euro di ingresso: battello, bicchiere di vino e un po’ di cibarie per accompagnare. No, non era così. Solo battello e cocktail.
Niente, dunque siamo andati all’Osteria del Crimine che sembrava l’unico locale aperto (e anche carino ed accogliente). Lì abbiamo mangiato due carbonare buone e ben presentare, una bottiglia di vino mediocre (colpa mia), caffè, amari… tirando l’una di notte e pagando la location del locale. Poi siamo scesi sul lungolago isolano dove abbiamo ritrovato l’inflessibile security, quattro o cinque cubiste di aspetto sano con molta pelle all’aria, e un trecento ragazzotti che si muovevano a ritmo. Un cocktail per chiudere, non ben fatto, e abbiamo ripreso il battello. In omaggio, un bel bicchiere di plastica (dura, per carità!) in omaggio. Altro che calice, altro che vino!
Andrea, leggi meglio la prossima volta!

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