L’analfabeta gastronomico

L'analfabeta gastronomico mangia, ma mangia male. Senza cognizione, accumulando pigrizia e conservanti, coloranti ed esaltatori di sapidità. Spendendo cifre senza senso. L'analfabeta gastronomico è quasi sempre donna e se ne fotte della tradizione familiare, sia essa “terronica”, “polentona”, “del triveneto”… Non cucina, se può va al ristorante; alla mala parata, compra pizze, pizze al trancio, focacce, affettati, take away orientali, pollo allo spiedo nei supermercati, patate e verdure in gastronomia e pasta al forno già fatta, quattro salti in padella nel banco frigo (“sono ottimi, sai. Devi provare! E smettila di dire che non li mangi mai: tutti li provano, prima o poi”); la sua cucina quotidiana, se non è molto ricco, è una cucina “pronti dal frigo” (formaggi, formaggi in crema, affettati, bevande dolci e gasate… acqua minerale in bottiglia). A volte si fa un pasta, ma la condisce, obbligatoriamente, con un vasetto di sugo già pronto: lo apre e lo versa, così com'è, nella pasta appena scolata. Minimalismo senza eleganza. Pane industriale, molliccio. L'analfabeta gastronomico compra sempre tonno in scatola (poveri tonni, così maestosi e così banalizzati) e carne in scatola. La razione “K” si accompagna ad insalate e pomodori mal conditi. Però c'è sempre a coprire la maionese industriale nel suo frigorifero (come la fai in casa!? Ma con cosa è fatta?). L'analfabeta gastronomico, se fortunato, va ogni tanto a mangiare dalla mamma o dalla suocera: gli piacciono i piatti fatti in casa, ma -dice- non se li può permettere “perché sempre con poco tempo a disposizione”. Poco tempo? Poco tempo, anche se è a part time, disoccupato, casalingo, cassaintegrato… non importa, il tempo non c'è. E se c'è, si passa fra le scansie del supermercato a comprare cibi pronti o quasi, oppure a guardare la tv che ti dice cosa comprare, come spendere i quattro soldi che hai in tasca. Sì, perché la sua alimentazione illetterata costa molto. L'analfabeta, infatti, adora l'insalata già pronta; gli affettati in vaschetta, i pomodori olandesi (così colorati, così uguali e così insapori), la mozzarella in busta, i cibi pronti, i formaggi freschi (dove l'acqua pesa, eccome), le bevande gasate e l'acqua minerale in pet (ti fidi dell'acquedotto? Io la uso solo per lavarmi…). Così, cercando di imitare la sorte altrui, presunta, dei ricchi e dei famosi… passa il suo tempo mangiando male. L'analfabeta gastronomico: razza in espansione esponenziale…

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