La due Moniche e l’oca (e Filippo)

La recente morte del cav. Bodotti mi ha addolorato. Ma mi ha fatto ricordare molte cose belle e simpatiche. In primo luogo, la sua cucina greve, grassa e saporita: a base di oca. Il maiale della Bassa. Nella sua Cascina Moretta ad Alzate di Momo (che è ancora attiva oggi, ma con proprietari diversi) con l’oca ci faceva il “graton”, il salame d’oca; poi la carcassa serviva per insaporire (ma era proprio necessario?) la paniscia; con il grasso ci cuocevano le patate; e poi, ovviamente, oca arrosto per tutti. Se ce la facevi, c’era il dolce all’uva o altre delicatezze casalinghe e la grappa. In mezzo vino, tanto vino rosso, magari della Cantalupo di Ghemme di cui il Cavaliere era appassionato estimatore. Leggete qui, se volete, cosa era la Cascina Moretta.
E intanto un sorriso. Penso a quella sera in cui due schizzinose Moniche (una e due) sono state invitate dal Cav, un po’ invaghito di entrambe; e anche a loro ha cercato di ammansire il suo pasto grasso e saporito. Buono ma greve. Cosa fare, mi raccontarono le due (una incinta di Filippo, di alcune settimane)… Un sacchetto et voilà l’oca che, poco a poco, entrava e si nascondeva nella borsa di una delle due, e lui, soddisfatto, che continuava ad offrire. Per poi rimanere assai compiaciuto di queste due fanciulle dall’appetito maschio (e chissà con che altre doti, deve aver pensato l’insaziabile Cavaliere ahahahaha). Non avrà notato la borsa che ha poi nutrito per giorni i gatti del vicinato…
Ah, Bodotti: non te l’ho mai detto! Mi eri troppo caro per ferire la tua sensibilità… Addio. Non ci vedremo più e non avremo più oche da condividere… Addio.

Visite: 1638

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *