Il vino “canadese” del Piemonte

C’è tutto da ridere: il programma di correzione automatica ha piratato anche un comunicato stampa della Regione Piemonte. Con effetti buffissimi.

Passi che il comune di Ghemme, patria dell’omonima docg, sia diventato “Gemme” (bel nome, poetico, agricolo… bello). Quello che però non passa è che “La Giunta Regionale, con delibera unanime, ha deciso di approvare i progetti del Programma annuale 2006 di attuazione del Piano Triennale del Distretto del vino Canadese coste della Sesia Colline Novaresi, sostenendoli con un importo complessivo pari a 291.294 euro”.

Spendere soldi per un vino straniero? E come c’entrano la Sesia e le colline novaresi? Nulla. Tutto sta nella parola “canavese” che il sistema di word proprio non vuole riconoscere (mentre scrivo l’ho dovuto correggere anch’io e me la sottolinea con un rosso brillante). Ed ecco il cortocircuito linguistico.

E la notizia? Eccola qua, se vi interessa: “Sono cinque gli interventi che coinvolgono il novarese e nello specifico:
– Progetto “La Rotonda” della Provincia di Novara: spesa 35.000 euro con contributo regionale pari a 17.500 euro;
– Assistenza fitopatologia – Comune di Gemme: spesa di 30.240 euro con contributo regionale pari a 15.120 euro;
– Progetto Promoterr del Comune di Sizzano: spesa di 67.800 euro con un contributo regionale di 11.000 euro;
– Settembre DiVino organizzato dall’Atl Novara: spesa 23.900 euro con contributo regionale di 11.950 euro;
– Arte e Vino al Lago della CCIAA di Novara: spesa 7.000 euro con contributo regionale di 3.500 euro”.

Per il Canada, ovviamente, nulla.

Visite: 1211

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *