Il mistero della povertà (che fu )

Ier sera ero a cena da Luigi che ha preparato per una cinquantina di ospiti una sontuosa bagna cauda (con tanto di antipasto, verdure a iosa, carne cruda da “pucciare”, due salse una con ed una senza aglio, uova crude da cuocere alla fine, dolci… grande!). Si discettava, ma guarda un po’, di cucina e lui con aria ancora sorpresa mi ha detto di essersi spaventato dal prezzo delle acciughe sotto sale: dai 14 agli oltre 40 euro il chilo! Non male per un prodotto che continuiamo a considerare povero, ma che forse povero non lo è stato mai o forse sì. Mi spiego, magari le acciughe sotto sale sono sempre state economiche in un mondo dove il cibo costava caro, di più. Ed oggi sembrano svettare solo perché il loro costo è stato superato, in ribasso, dai cibi industriali, di serie e dai cibi “junk”, spazzatura… buone cibarie economiche ma piene di zuccheri, grassi insaturi, aromi, conservanti, coloranti, carni di misteriosa origine… il tutto a basso prezzo, tipo il kebab per capirci. Ma torniamo alle acciughe: un’altra ipotesi dell’alto costo, e vorrei che fosse falsa, le vede costare così perché i mari sono sempre più poveri e il prezzo del pesce, anche di quello anticamente povero, cresce. Non lo so! Chiederò in giro…

Durante la serata, inoltre, ho potuto assistere a diversi gradi di apprezzamento della bagna cauda: alcuni anziani godevano, forse più presi dai ricordi che dal presente; altri, a metà della via, assaggiavano con piacere misto di consapevolezza e curiosità; alcuni post giovani trentenni erano attirati dallo spirito conviviale della serata e alternavano cibo e vino (buoni, la bonarda delle colline novaresi doc di Rovellotti e il bianco Carolus di Cantalupo); ma alcuni fra i commensali più giovani (amici delle figlie di Luigi) mangiucchiavano, erano sorpresi da questi sapori forti, dall’afrore di alcune verdure, dal sale, dall’aglio (che non mi è rinvenuto: grande Luigi!), alcuni apparivano anche schifati… Verrebbe da pensare che il futuro vedrà la scomparsa della bagna cauda. Forse, ma fino ad oggi, prima o poi, il piacere della cucina storica è spuntato e si èstati poi disposti anche a pagare, e molto, cibi che da ragazzi ci schifavano, così abituati ai cibi standardizzati e senza personalità!

Visite: 1533

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *