I “superpugliesi”…

Mi chiama l’Omegna Calcio, squadra del mio paese. Serata con gli sponsor e presentazione progetti (ambiziosi) futuri. Davide vuole un angolo di degustazione vini. Vado in libertà: “è per la mia città”, penso. E penso bene. Chiamo Andrea che mi propone tre “superpugliesi” Torrevento: il primitivo 2006 I Pastini, 14°; il Vigna Pedale 2005 (100% uva di troia), 13,5. Sei mesi di barrique; tre bicchieri del Gambero Rosso per due anni consecutivi; e il Sine Nomine 2003, 13,5°. Un dieci per cento di malvasia nera e il resto in negroamaro. Anche qui, credo, qualche bicchiere attribuito. Certo, invece, un lungo passaggio in barrique. Ad un certo punto della serata, presento i vini e guido la degustazione. Bene. Applausi. Applausi, però, anche ai vini: il primo sa di frutta rossa, di amarene sotto spirito, sentori freschi. In bocca è giovane, mediamente di corpo, piacevole. Integro, consistente ed equilibrato direbbe Luca. Il secondo è più austero: profumi di legno e di spezie, di frutta assai lontana. In bocca è ancora leggermente tannico, ma corposo, pieno. “In divenire”, dice Andrea. Concordo. Il terzo ha profumi terziari: di legno, di spezie. In bocca è asciutto, corposo, ancora non completamente domato nelle freschezze e nelle tannicità. “In divenire” pure questo dico io. Piacciono a molti e molti se ne accaparrano qualche bottiglia. Bei vini, dunque, bella serata. E, “Forza Omegna!”…

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