I found my love… perchè nei sogni credo ancor

Il vecchio Fred con la sua aria svagata mi accompagnava fra un gazebo e l’altro di “Degustare a Verbania”, due serate di degustazione organizzate da Confcommercio sul Lago Maggiore. Bartolo ed io, con Romano come “driver” (non beve), ci abbiamo fatto un salto, l’altro ieri. Abbiamo assaggiato, abbiamo parlottato, abbiamo commentato… a noi la manifestazione non è piaciuta del tutto. Adesso spiego perché.

Si trattava di alcuni gazebo posizionati nelle strade e nelle vie del borgo turistico, in ogni gazebo, un piatto (più piatti) in degustazione ed alcuni vini. Non un itinerario, tipo passeggiata gastronomica per capirci, ma piuttosto ogni postazione faceva vita a sé, proponendo piatti anche assai impegnativi (Flan di bettelmatt con leggera mostarda di pere e salsa di mirtilli di montagna speziata) e saporiti (Gnocchetti caserecci di patata alla fonduta di fontina della Val d’Aosta). Oppure dei semplici piatti di degustazione formaggi e salumi. I piatti non erano neppure troppo cari. Non economici, ma neppure troppo cari: dai 5 ai 12 euri. Ma i vini no, quelli erano un’altra storia.

Non era un banco di assaggio. Di quelli, per capirci, in cui paghi una cifra –anche alta- e poi assaggi quello che vuoi in una scelta ampia di vini. No, in primo luogo dovevi comprare il bicchiere, 2,50 euri. Il che non ti dava diritto a nulla. Poi, al gazebo che sceglievi, un sommelier ais –titolare o in rappresentanza di: una bottega, un ristorante, altro… ti faceva assaggiare quello che volevi. Dietro al pagamento di una cifra di 2,5 euri o di 5,0 per vini “speciali”. In cambio di ciò ti davano 10 cl di vino e basta. Non un sorso d’acqua per sciacquarsi bocca e bicchiere, neppure un grissino per accompagnare, a fatica trovavi un tovagliolo. La scelta dei vini, poi, era casuale e neppure troppo ricca. E non era in abbinamento con il piatto proposto. Per esempio, in Piazza Ranzoni, davano un piatto di salumi misti delle valli (5,0) ed in abbinamento: un dolcetto (2,5), una barbera (2,5), un nebbiolo (2,5), un barolo (5,0), un Sicilia igt (2,5), un gavi (2,5), un soave (2,5), uno zibibbo (2,5) e un metodo classico (5,0). Ci azzeccano tutti con il piatto? No, dunque non erano scelti per abbinamento. Ma solo come complemento. Ovvio, inoltre, che non c’erano tavolini né sedie. Ti avvicinavi al gazebo con il tuo bicchiere nella sacca e poi assaggiavi, pagando, ciò che volevi. In piedi. E i prezzi dei vini, poi, non erano sempre in linea con la qualità. A noi, per esempio, non è piaciuto pagare un metodo charmat Spumante Rosé Fashion Wine di Scrimaglio ben 5,0 euri. Eravamo in piedi, sotto il sole, senza un grissino, un salatino, un canapé… Anche se era un vino “fashion” era decontestualizzato.

Per 5,0 euri, infatti, ti potevi sedere al tavolino di uno degli eleganti bar che si affacciano sul centro storico di Verbania: seduti, ombreggiati, serviti e riveriti… “I found my love in Portofino / perché nei sogni credo ancor / lo strano gioco del destino”.

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3 thoughts on “I found my love… perchè nei sogni credo ancor

  1. Sono queste iniziative che ti fanno cadere le braccia. Buttare letteralmente nella spazzatura una così bella ( sulla carta ) iniziativa è un vero peccato. Ne dobbiamo fare di strada qui nel vco….

    Paolo

  2. Mah, direi mezza strada, Paolo. Basterebbe che chiedessero informazioni ed aiuto a chi fa già queste cose o che le ha fatte… L’idea era buona. Da migliorare, direi. Ciao

  3. Davvero anche a me non e’ piaciuta la manifestazione di Vb, le volevo porgere una domanda ma la bella e variopinta kermesse-vinicola San Vino a Omegna ci sara’? e dove?.

    Mi scusi dato che per me e i miei amici ormai e’ una tradizione non mi deluda ho proprio voglia di bermi un bel bicchiere di bacco in serenita,

    Grazie mille e buona giornata la leggo spesso…complimenti

    Ettore

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