Germana, zucca e rosmarino

La cara Germana ci ha offerto un pranzo per festeggiare amici e parenti: era arrabbiata perché secondo lei aveva sbagliato alcune cose in cucina. Per noi invece è sembrato come al solito tutto ottimo. “Però ho dimenticato di frullare le cipolle… non ho arricchito il risotto alla zucca con un po’ di bacon tostato e sbriciolato… che testa che ho, triste invecchiare…”. Io l’ho trovato saporito e buono, però. “Beh, ho aggiunto alla fine del rosmarino sminuzzato… ogni verdura ha il suo aroma: la zucca ha il rosmarino”. In effetti è buono, dà sapore al dolce del risotto. Dunque: “fai bollire la zucca con acqua ed alloro e lo usi per bagnare il riso… mantecatura con la panna, più delicata”. Il risotto è come lo facevano a Vercelli, quando eri giovane? “No, allora il papà lo voleva asciutto: la forchetta doveva stare in piedi, se la infilavi nel risotto… io invece lo preferisco più “all’onda”. Ma allora si usava così, la “panissa” era asciutta e saporita ed era un piatto unico che accompagnavano al vino e poi andavano a lavorare”. Anch’io lo preferisco così. Grazie Germana.

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