Dietro l’angolo

Stamani, dietro l’angolo ho trovato delle strisce pedonali. Con due bambini sopra. Avevo appena svolato a sinistra e, dietro ad un muro, sono finito sulle strisce e colà, per poco, stiravo i due bambini suddetti, che -a ragione- si sono spaventati e mi hanno fulminato con gli sguardi.

Ma che fulminassero i loro amministratori! Che fulminassero chi ha previsto le strisce pedonali proprio lì! Andavo piano, non è successo nulla. Ma se li avessi stesi? E se poi, sopravvissuto al linciaggio, mi avessero fatto "il palloncino", forse una traccia di alcool dalla sera prima l’avrebbero trovata. E così, via con il refrain: giornali e giornalisti a gridare all’untore, che guida con il tasso alcolico più alto! Che danneggia sè stesso e gli altri… e tutti a chiedere (ma chi?) leggi più dure e poi sarebbe arrivato il commercialista del premier, una vita e affari insieme, a proporre che i bevitori di alcol siano banditi dal consesso civile… con pene più dure di quelle assegnate ai truffatori, ai ladri, agli assassini… senza cercar di capire le colpe di uno o degli altri (se li avessi stesi, quanto sarei stato colpevole?)… etc etc. Leggi folli che, fra l’altro, buttano via secoli di storia, tradizioni, cultura (sì, cultura); ma anche lavoro, posti di lavoro, orgoglio italiano nel mondo…

Sono proprio arrabbiato: nella mia mente sto maledicendo gli amministratori, i commercialisti del premier, i bambini che si ostinano ad usare delle strisce sbagliate (poverì!)… Mi consolo pensando al vino che ho comprato per passare le vacanze di Natale e a quello che ho assaggiato di recente. Fra cui un Derthona 2002 di Walter Massa, Vigneti Massa, da uve timorasso, 13,5°. Un vino che profumava di miele di castagno, di caramello. In bocca era asciutto, ma poi si sentiva l’abboccato, il quasi dolce di miele, di caramello. Chiudeva una bella freschezza che lo rendeva beverino. Buono. E con tutti quegli anni. Buono, ma più giovane, anche l’Otello Rosè che Enrico mi ha portato dall’Emilia Romagna. Casa vinicola Ceci, mix di lambrusco e di pinot nero, 12°, il vino profumava, fra l’altro, di ciliegie rosse e di piccoli frutti del sottobosco; in bocca era morbido, non secco dunque, e fresco e piacevole e… alla faccia delle leggerezze degli amminustratori, delle grida dei giornali e telegiornali, delle spacconate dei politici… Leviamo -fin che possiamo- i calici…

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