L’ultima amante ufficiale di Gabriele D’Annunzio fu Luisa Baccara che stette con il Vate per molti anni. Lo amò moltissimo, ma fu da lui tradita ripetutamente e ripetutamente tenuta a parte. Lui poi era ancora ufficialmente sposato (in realtà separato). Quando Lui morì, Lei fu allontanata dal Vittoriale e visse modestamente a casa dei suoi a Venezia. Dal Vate non ebbe nessun soldo (sempre che D’Annunzio ne avesse: negli ultimi anni era mantenuto dallo Stato).
Diverso il destino di Marta Fascina, l’ultima compagna dell’imprenditore lombardo. A Lei, dopo la morte del suo amato (separato due volte e con molte avventure galanti) una fetta di eredità. Una cifra di quelle che le persone normali mai vedranno. In più il suo amato l’ha introdotta nella politica (e negli onori dunque).
Davvero una storia diversa: da una parte una pianista che per amore si è annullata; dall’altra un’addetta stampa resa famosa e ricca.
Quale storia è più istruttiva? Chi è meglio?