Classifiche “ad minchiam”

Visto che vanno di moda e fanno notizia, ecco allora la mia personale classifica di ciò che non mi piace al ristorante. Lo so, non ha nessun valore, se non quello che siete disposti ad attribuirle. In questo caso, in ordine crescente, ciò che mi dà fastidio al ristorante.

Al primo posto i locali vuoti e i camerieri cerberi: “mi spiace ma non c’è posto”. E I posti vuoti.

Al secondo posto I tovaglioli di carta, magari rigidi. Una tovaglia passi, ma il tovagliolo no.

Al terzo posto il servizio del vino. Sono sempre più borghese: mi lascino la bottiglia che ci penso io!

Al quarto, i tavolini serrati e tu non puoi parlare di nulla. Come essere in treno, sai che divertimento!

Al quinto, la mancanza di piante. Il verde è bello e il bello dovrebbe essere ovunque.

Al sesto la mancanza di un attaccapanni. E perché mai? Il covid è passato.

Al settimo la mancanza di un gancio per vestiti nel bagno. E dove appendo la giacca? E la borsa?

All’ottavo troppi piatti nella Carta. E che sei “mandrake”? Mettine meno, più freschi, meno conservanti…

Al nono ci metterei le liste vini enormi e con poco ricambio. Meglio le lavagne con le aperture del giorno.

Al decimo i menù scontati e con poca intelligenza: piatti già visti, prodotti esotizzanti, sostenibilità scarsa, poca attenzione alle minoranze…

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