Ci sono grossi e grossi

Mio suocero Gianni, buonanima, era magro magro, secco secco. Per lui il cibo era una fastidiosa incombenza, ne perlustrava i dintorni, si faceva tentare da nomi, sapori evocati da amici e ristoratori, profumi di stagioni lontane… ma poi, all’assaggio, si ritirava disordinatamente sminuzzandolo, perdendo tempo, sputacchiandolo e, con scuse assai varie, infine lo rifiutava. Questo suo desiderio mai consumato del tutto, questo suo evocare eterno lui lo chiamava “essere un gourmet”; mentre io, che oltre a desiderare consumo, per lui ero un “goloso”, obnubilato dalla quantità. Incapace di discernere. E’ morto che aveva lo stesso peso dell’adolescenza. Io non credo che sarò così!

Ecco, Gianni mi è tornato in mente giorni fa, quando Andrea, amico corpulento, mi ha raccontato di una bella signorina, una cliente un po’ snob, milanese, che lo ha apostrofato un po’ malignamente. Alla domanda di lei se lui avesse assaggiato e scelto tutti i prodotti alimentari che vende nella sua bottega, lui le ha risposto con una battuta: “non si vede!”, mettendosi di profilo. Al che lei, gelida, gli ha risposto: “i grossi si fanno prendere dalla gola, non sono dei giudici attendibili”. Gelo. Credo che al mio amico sia venuta in mente l’immagine di un maiale che grufola o di un grosso obeso americano malato di cibo spazzatura…

La storiella mi ha fatto in primo luogo venire in mente Gianni, che saluto da lontano; poi i signori cuochi della TV, tipo Cannavacciulo, che proprio magro non è, ma a cui tutti danno del Maestro. I grassi grossi famosi solo quelli sono abili degustatori? Chissà cosa ne avrebbe detto Gianni? Chissà cosa ne pensa la signorina snob? E ancora, il noto enogastronomo Raspelli è magro? Qualcuno gli ha detto che essere grosso e goloso pregiudica il suo giudizio? Io non ci vado, ci vada la signorina…

E poi penso che ci si un metodo nella follia. Ti piace mangiare, a volte eccedi. Ma sai discernere il buono dall’artificioso. Bevi, a volte troppo. Ma sai riconoscere un vino o una buona birra. Poi la vita sedentaria, l’auto onnipresente e così, oplà, il girovita si allarga. A qualcuno di più ad altri di meno. Ma il grasso non si deposita né sulle papille gustative né fra le cellule cerebrali. Meglio essere magri, comunque. Ma per altre ragioni.

obeso

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One thought on “Ci sono grossi e grossi

  1. Confermo la tua tesi. Come sai io sono magro ma non sono un buon degustatore, a me piace quasi tutto.
    Ciao.

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