Chi se lo immaginava?

Forse avevo capito male o me l’ero immaginato. Forse me l’ero immaginato che gli americani, intesi come statunitensi, aborrissero le nostre denominazioni: doc, docg, aoc, ao… e così elencando. Invece mi sbagliavo. Come spiegare altrimenti la bella cartina che mi giro fra le mani: “Getting to the Napa Valley. Wineries of the Napa Valley” opera della Napa Valley Vintners? Centinaia di cantine aderenti, aperte o non aperte al pubblico, E poi una “Appellation” (Napa Valley, appunto) e quindici “sub-appellations” della stessa. Dall’alto verso il basso: Calistoga, Howell Mountain, Chiles Valley District, Diamond Mountain Discrict, Spring Mountain Discrict, ST. Helena, Rutheford, Oakville, Atlas Peack, Mount Veeder, Yountville, Stags Leaps Discrict, Oak Knoll Discrict of Napa Valley, Los Carneros, Wild Horse Valley... Non si tratta certo di un omologo della nostre doc, ma qualcosa di molto simile (leggete anche voi): tutela dell’origine delle uve più che obblighi ai viticoltori. Più che la tradizione agricola, sembra essere tutelato il marchio Napa Valley, la fama che questo territorio ha, da chi ne potrebbe approfittare. Ma è comunque qualcosa che ricorda logiche europee, più che americane. 

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