Che stress lo spress

Per due giorni mi sono nutrito solo di formaggi vaccini, freschi e stagionati; qualche mix con latte di capra e ricotta… miele. In abbinamento, vini del nord Piemonte: chardonnay, pinot nero (Baloss) e merlot ossolani; nebbioli novaresi (ottimo il Valentina 2001 de Il Roccolo di Mezzomerico, non male lo spumante Jador di Ca' Nova), carema doc e coste del seisa doc… In due giorni e cinque aperitivi, infatti, il mio paese, Omegna, ha ospitato una delle tappe dello Spress Bar: “happy hours” con formaggi e vini locali nei bar cittadini. Ed io me le sono fatti tutti, in qualità di organizzatore in loco. Peccato per chi non c'era. E peccato, come dice l'Ingegnere, che i formaggiai locali, dell'Ossola non vadano oltre alla tradizione delle ottime tome, d'alpeggio o da fieno. Difficili da fare, costose, impegnative al palato. Perché non qualche formaggio fresco, da spalmare, aromatizzato con le erbe, buono… darebbe più reddito, piacerebbe a molti di più, impegnerebbe meno il palato. E l'abbinamento? Niente paura, con un po' di impegno qualche vino delicato e non troppo fresco si può trovare anche nell'alto Piemonte. Se non si ha voglia di cercare troppo, consiglio due classici: il Mimo rosé e il Carolus di Cantalupo. Però c'è anche altro… 

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