Che pizza la pilsner

Che noia la birra pilsner (pils o pilsener che si voglia): sempre uguale a sé stessa. Bionda, frizzante, amarognola e leggera… che noia! Uguale a sé stessa ovunque… modello noia. Modello birra senza profumo, priva di gusto… noia…

Meno male che Emanuele mi invita a bere una birra in un bar di Oleggio, Interno 15 Lounge Café. In piazza, nel centro, un bel bar a metà strada fra un interno domestico borghese, un locale moderno ma non troppo e un bar normale. Lo gestisce un laureato in filosofia innamorato di vini, birre e caffé (ma anche cioccolata…). Beviamo due birre, fra cui una pilsner degna di nota. Finalmente. Si tratta della francese Morgane, “bière blonde biologique”, prodotta dalla Brasserie Lancelot. Che dire? Che ha profumi (lieviti, agrumi leggeri, fiori), bella schiuma persistente; in bocca saporita, corposa. Frizzante. Una birra con personalità. Ottima!

Buttiamo a mare tutte le noiosissime pilsner!

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2 thoughts on “Che pizza la pilsner

  1. Mi rendo conto di essere un rompic… ma ci tengo a precisare che la Morgane, birra discreta, non è assolutamente una pilsner (anathema sit!), ma una birra a alta fermentazione. Aggiungo anche che se la sua spillatura fosse stata, non dico buona, ma almeno decente, la sua carbonatazione (frizzantezza) sarebbe stata quasi nulla.

  2. No, non rompi. La birra in questione -di cui ho un bel ricordo- era in bottiglia ed era marcata, sul menù, come pilsner (o sulla bottiglia?). Di certo non me lo sono inventato. Buona, buona… Non “watery” come mi hai detto che si dice… Ciao

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