Grappe, creme e grappini

Domenica sono andato alla Francoli di Ghemme: c’era la manifestazione "Grapperie aperte" ed Alberto, uno dei proprietari, mi ha chiesto di condurre una serie di degustazioni guidate sulla grappa. Mai fatto, prima. Però l’idea mi intrigava. E così sono andato. Bella esperienza. Anche qualche casino c’è stato…

Ho così potuto assaggiare diverse tipologie di grappe che i Francoli fanno lì e nell’altro stabilimento in Val d’Aosta: grappe monovarietali: grappe, tante grappe… moscato, nebbiolo, brachetto, arneis, barbera…; monovino (barolo, ghemme, gattinara…); addiruttura d’annata: gattinara docg del 2003 e gattinara docg del 2004. Erano una diversa dall’altra. Ottime! se non fosse che sono a 40 gradi. Troppi,direi, per lunghe degustazioni.

Mentro ero al bar ad aspettare i gruppi in visita, sono arrivati anche clienti normali . E così, un bicchiere dopo l’altro, mi sono trasformato in barman. Facendo, ovviamente, degli sbagli. Non c’era nessuno a cui chiedere… Ad un certo punto è apparso Andrea, con Mary, e si è messo ad aiutarmi: lavare bicchieri, asciugare, servire… Una volta tranquilli, ne abbiamo approfittato per assaggiare ancora un po’ di grappe (ma pensa un po’ che sfumature di profumi e di gusti!) e anche del vino (non male il ghemme 2000 docg Torraccia del Piantavigna) e poi ancora della grappa… Poi, non paghi, siamo andati a cena…

Il mattino dopo, ho dovuto spalmarmi abbondante crema idratante a base di grappa (prodotta da Francoli, ovvio) per far sparire le occhiaie. Avrei voluto avere il coraggio di bermi un grappino: dicono fare miracoli per risvegli difficili.

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