Carmignano: chi è costui?

“Carmignano non Carignano… ma dai Riccardo… Te ne ho parlato già, l’abbiamo assaggiato insieme tante volte. E a Sanvino è stato uno dei vini preferiti!”. Andrea mi tira le orecchie di fronte alla bottiglia di Carmignano doc 2003 di Pratesi (www.pratesivini.it). “Un produttore originale” che tralascia volentieri il business delle auto di lusso che lo ha reso ricco, per parlare ovunque del suo vino. Il suo Carmignano, appunto.

Siamo a pranzo con Marco, che aprirà a breve un “wine bar”, e con Vincenzo che i vini li promuove. E ovvio che si parli di vino e che se ne assaggino assai. Ma questo Carmignano proprio non me lo ricordo. E non riesco neppure a giudicarlo: a tavola si parla di vini bevuti o da bere, di produttori, di enologi, di tendenze di mercato, di mode…

Finito il pranzo, porto con me il vino avanzato. Un bicchiere. A casa, verso sera, solo e tranquillo, lo assaggio. Il vino ha 13,5°. E si sente. Ma ancor più si sente la barrique: forte. Con note di resina. Il tutto copre i profumi di frutta rossa, di frutta sotto spirito, come diceva Luigi. In bocca è corposo, leggermente tannico, caldo e con buona acidità.

Non mi ha convinto. Però lo riassaggerò, con maggiore attenzione: glielo devo a questo carneade Carmignano.

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