Tutti Conservatori (a parole)

In Italia sul cibo tutti si dicono conservatori, ma poi tutti (o quasi) se ne fregano e seguono altre ispirazioni: il prezzo e la moda in primis.

Così tutti accodati alla Coldiretti (che è una delle associazioni di categoria, sarebbe bene ricordarlo, non l’unica) a criticare la UE perché gli stati membri stanno discutendo di dare la possibilità di aggiungere acqua al vino per diminuire l’alcol o addirittura eliminarlo! Non sia mai, UE matrigna, no ai vini senz’alcol e amenità a tonnellate… Ovviamente si può essere d’accordo nell’affermare che una mozzarella light non è una mozzarella (e i parametri chi li decide? la Ue, ovviamente dopo ampio dibattito), che una birra senza alcol non è una birra, che un caffé senza caffeina non è un caffé, che un risotto senza burro non è un risotto… si può essere conservatori ma anche progressisti e nel cibo, in Europa come in Italia, vincono i progressisti… anche se tutti si dicono conservatori.

Conservatori che bevono lo spritz, acqua vino liquore ghiaccio, che lo comprano già fatto nei supermercati; ditte di conservatori italiani che vendono ettolitri di spritz già fatto nel mondo; produttori conservatori, magari della Coldiretti, che allungano i vini con acqua distillata per diminuirne la gradazione, ma ovviamente non lo dicono, per carità!

E poi conservatori che usano l’olio nei risotti, comprano l’olio evo più economico fregandosene della matematica (come può costare così poco?) impippandosene della dop (cercatene uno dop nei supermercati, se lo trovate); conservatori sovranisti che non distinguono la bellezza dell’aceto balsamico tradizionale dall’alchimia dell’aceto balsamico (ma ovviamente meno costoso); conservatori antieuropeisti che amano lo champagne e il barolo (per cui spendono volentieri), ma per tutti i giorni preferiscono il vino con un occhio al prezzo. E se ne impippano della doc (guardate nei supermercati la proporzione fra vini doc e dcog e non!). Conservatori anticomplottisti che non hanno capito che il clima è cambiato e che, anche se egli sta sulle palle Greta, i vini italiani, tutti, hanno maggiore gradazione e che a 15 gradi non lo bevono in molti. Nemmeno i conservatori. E allora sarebbe megli prepararsi per tempo al mercato futuro, con un occhio alla tradizione ed uno alla modernità!

Reazionari o conservatori?
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