Abbinamenti inusuali

Il siignor Beppe Francese, giornalista, propone dalle pagine di "Food&Beverage"l’abbinamento fra pizza e vino rosé: "Eppur funziona!", questo il titolo del suo articolo. Io ci avrei tolto l’esclamativo, perché l’abbinamento fra vino e pizza funzione già da anni. E non solo per una questione di abbinamenti. Le birre delle pizzerie sono spesso care e poco saporite: meglio il vino, meglio la bottiglia (dove c’è). Il vino, poi, è diventato modaiolo prima della birra: oggi un po’ di meno e un po’ di più la seconda bevanda. La pizza non è un piatto, ma una preparazione alimentare che si può realizzare i tante varianti. Anche le più strane. Per cui, se si pensa alla pizza, intendendola come margherita, con pomodoro acido, è abbinabile o con la birra o con un vino morbido. Però ci sono le pizze ai formaggi, con i salumi, con verdure grigliate, dolci… gli abbinamenti possibili sono dunque tanti. tenendo conto anche che, a portata calda, andrebbe abbinato un vino "caldo", cioé né troppo fresco e neppure freddo. Con qualche grado in meno, ovvio, d’estate. In tutto questo, breve ma ramificabile ragionamento, s’inserisce benissimo anche il vino rosé, un po’ più fresco del rosso ma meno corposo, più morbido del bianco tradizionale. Ottimo con pizze un po’ saporite. Nulla di nuovo, dunque, ci dice il signor Francese. Anche se la sua proposta ci lascia un po’ stupiti per altri motivi. Come vino ideale in abbinamento alla pizza segnala infatti il Contadi Castaldi Rosé, un vino che costa dai quindici ai venti, agli oltre venti euro. Caro, molto caro per una pizza che costa dai quattro ai dodici euro. È certo un abbinamento gourmet, inusuale. Da appassionato (di vino).