L’alta cucina è etica? (bis)

Vedo con piacere che alcuni famosi chef si pongono il problema della cucina “etica”, cioé di una cucina che non sia solo luogo di consumo fine se stesso, di smodata concezione del lusso, di scarsa attenzione all’ambiente, al sociale, al pianeta e ad altre importanti cose varie.
Leggo infatti che alcuni tra gli Chef più importanti del mondo si riuniranno insieme a vignaioli e professionisti della ristorazione in Alta Badia, Alto Adige, dal 17 al 20 gennaio 2016 prossimi venturi “per discutere una visione comune e condividere un approccio innovativo, sostenibile ed etico alla gastronomia”.  
L’idea di CARE’s – the ethical Chef’s Days – è nata dallo chef Norbert Niederkofler, del St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina), e da Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione hmc di Bolzano.  Il tutto avrà luogo in alcune delle più suggestive località dell’Alta Badia, tra cui proprio l’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano, ma anche il Castel Colz e il rifugio Lagazuoi. Per quattro giorni, durante una serie di tavole rotonde, master class e presentazioni si parlerà di una possibile alta cucina (non solo per lusso, ma anche per intelligenza) fondata sul rispetto della natura e dell’ambiente, contro gli sprechi e particolarmente attenta alle buone pratiche di riutilizzo delle materie prime e al riciclo delle risorse.
Tra gli chef già confermati ci sono Davide Scabin (Combal Zero), Niko Romito (Reale) e Pino Cuttaia (La Madia), così come Vladimir Mukhin (White Rabbit, Mosca), Eneko Atxa (Azurmendi, Spanien), Andreas Caminada (Schloss Schauenstein, Svizzera),  Rafa Costa e Silva (Lasai, Rio de Janeiro), Ana Ros (Hisa Franko, Slovenia) e Rodolfo Guzman (Borago, Santiago del Cile).
Ringrazio la Villeroy & Boch che mi ha comunicato lo svolgimento di questa interessante inziativa (non la prima ma neppure l’ultima di una necessaria riflessione sul tema) e la ricambio, nel mio piccolo, ricordando che “Sulle tavole degli eventi che animeranno Care’s, brilleranno i piatti Stella Hotel firmati – Hotel & Restaurant Division… la linea Stella Hotel sarà affiancata dalle posate Stiletto firmate Broggi 1818”.
Sperando che gli chef non si “pugnalino” fra loro, dato l’evocativo nome delle posate, ma raggiungano qualche interessante intesa comune.
Ad maiora!

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