Ma sarà vero?

Trovo in sala professori una rivista a me sconosciuta: “Informa Consumatori”, numero 5 del 1° anno, numero di novembre. La sfoglio e nei paginoni finali (ha il formato di “La Repubblica” per intenderci, senza cuciture e con carta uso mano); nelle pagine 20 e 21 trovo un ampio servizio dedicato al vino. A firma di Annarita Merli. Il taglio è quello di fornire al consumatore informazioni utili per non essere “fregati”. Nulla di nuovo né di arricchente: un po’ di luoghi comuni e di superficialità. Fra gli otto riquadri che fanno corona all’articolo, trovo però delle informazioni che mi lasciano un po’ perplesso: saranno vere? Saranno false? Sentite un po’: “tenere le bottiglie sdraiate è dannoso. Il vino può poi venire a sapere di tappo”. Vero? Falso?; “se il vino rosso è di buona qualità: versatelo in un bicchiere e tenetelo all’aria (anche in casa) almeno per una notte. Più in fretta cambia colore, più velocemente si altera il gusto, minore è la qualità del vino”. Vero”? Falso?; sul vino novello: “bevetelo sempre con moderazione! È buono, lo sappiamo, ma nasconde un’insidia: si tratta di un vino che continua a fermentare nello stomaco. Se la quantità è eccessiva, può causare disturbi”. Nello stomaco il vino fermenta?; che dire poi “delle insidie del bianco? Va giù bene, specialmente se servito fresco in estate, ma può provocare insonnia ad alcune persone. È una reazione individuale, non c’entra la qualità. Attenti quindi a berlo di sera…”. Ma sarà vero?
Ecco, io i miei compitini per le vacanze li ho: scoprire se sono tutte falsità (come penso) o se ha ragione “l’Annarita”.

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