La ballata di Jak e Viz

Jak e Viz si ritrovano in ospedale,
ma non stanno poi così male.
Si son trovati per caso
E non stanno poi così male!
Ma entrambi debbono aspettare.
E, dopo la sorpresa iniziale,
si cominciano ad annoiare.
“Che facciamo mentre attendiamo?”:
si chiedono ogni tanto, brontolando.
“Potremmo ascoltare –dice Jak- la nostra pancia;
educata l’abbiamo –replica Viz, a tavole ridondanti!”.
E “poi –in coro- è quasi ora di desinare,
ma dove andare, se non si può uscir dall’ospedale?”.
Ed ecco allora il gioco appare: prendi una moneta,
maneggia un gettone, cambia il soldone…
Assaggia qui il beverone, aggiusta di zucchero,
annusa il tramezzino, aggancia il bibitone, allunga la barretta,
assegna il punteggio, assapora il patatone,
addenta il tarallo…
Ma non cadere in fallo! Qui siam per lavorare… non a gozzovigliare!
Jak e Viz sono ancora in ospedale
Ed ora stanno male…
Ahi che dolore! Ahi, che afrore! No, ahinoi…
Questi in Guida mai!
Ahi, ahi…
Jak e Viz sono rimasti in ospedale
Ma ora stanno davvero male!

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