Il decimo “vino” dell’Avvento è un bollitore Girmi, rosso squillante. Ci vuole dell’acqua calda sotto forma di tisane e tè quando stai tanto seduto a fare video lezioni, video interviste, video un po’ tutto… L’ho comprato ad Omegna, dove la Girmi è nata e da dove se ne andata anni fa, lasciando un’area in abbandono e parecchi disoccupati cronici. La modernità, si dice… Una modernità che squilla tanto anche perché il bollitore è fatto in Cina e distribuito da una società di San Marino. Non faccio fatica a capire il perché. Però mi sembra un’esagerazione. In negozio l’ho pagato 40 euro, e son felice di averli spesi, anche perché se si rompesse me lo aggiusterebbero (ma si rompe un bollitore?); sulla rete l’ho trovato a 13 euro in meno, ma non importa. Farò felici i sovranisti. Anche per loro è Natale!
