Siccome ne bevo assai, allungandola (o stringendola?) con Fernet Branca (Fernandito, un settimo o un ottavo. Con ghiaccio) o con rum (un terzo, più o meno), quest’anno la cola suscita il mio interesse. Le sto assaggiando tutte e sono per ora in grado di formulare un mio, primo, personalissimo “panel” di degustazione. Che potete realizzare anche voi. Comprate la cola ligt della Coca Cola e la cola light della Pepsi Cola e versate in due bicchieri distinti. Assaggiate. Mentre passate da un bicchiere all’altro, pensate ai tanti che nella vostra vita v’hanno detto esserci grandi differenza fra l’una e l’altra. A me tanti e -adesso direi- bugiardi: la differenza infatti è minima. La Pepsi light è più profumata, si sente di più il dolce caramello; la Pepsi è più carbonica; la Coca Cola è più corposa, con un gusto più persistente e più fresca della Pepsi. Ho provato a valutarle con il metodo Maroni, un poco modificato (è per i vini). Ecco, direi, 25 e 20 ripettivamente per l’integrità (ricchezza) dei profumi della Pepsi e della Coca; 15 e 15 per l’analoga struttura (poca); ed, infine, 20 e 25 per l’equilibrio complessivo. Nei prossimi giorni, vedrò di assaggiare, le cole classiche, a temperatura ambiente (mamma mia!) e le varie cole che vedo nei supermercati: compresa una Coop Cola che m’intriga. Gli ingredienti? Identici, direi… tranne la mitica miscela di aromi di cui si favoleggia. Alla salute!
Due light a confronto
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ma si deve per forza dare punteggi di degustazione di tutto? non stiamo un pò esagerando?
ciao
Mauro
Mah, una domanda legittima. Però, mi sono venute in mente le chiacchiere sulle differenze e mi sono detto: andiamo a vedere? Balle! La vera critica da farmi semmai è che si tratta -mio giudizio- di un prodotto industriale, senza anima né costrutto. Riproducibile ovunque, sempre… altro che formule magiche! Le vere formule magiche sono il “terroir”, l’uomo, l’ambiente, l’intelligenza… Lasciami divertire, ma ricorda che siamo comunque e sempre seri…
Ho assaggiato anche le cole non light. Le differenze? Infinitesimali, direi. Anche qui, ovvio, la chimica domina e non il “terroir”… Aveva ragione la Coca Cola, anni fa, ad irridere di sé e della misteriosa formula con cui sarebbe fatta. Omologazione totale…