19mo Vino dell’Avvento

Una bottiglia è arrivata sulla mia tavola. Ed è stato difficile, visto che ne hanno fatte solo mille e 500. Una (o più) è arrivata sul Lago d’Orta. Si trattava di una bottiglia di Quota, pinot bianco della linea Insolitus, Abbazia di Novacella, Valle Isarco (Bz). Decisamente buono. Anche perché si tratta di un vino da vigne piwi, nuove selezioni per diminuire i trattamenti. Roba che si sta ancora sperimentando. Quota si affianca ad Ohm e Hora, che magari assaggerò poi. Per ora sono felice di aver assaggiato questo pinot bianco da vitigni resistenti alle principali malattie della vite. Leggiamo dalla presentazione stampa di Quota, Alto Adige Pinot Bianco Doc 2018: “le vigne sono coltivate su ripidi terrazzamenti sopra Novacella, a un’altitudine di 650 metri, su suoli costituiti da depositi morenici… si tratta di un vigneto di soli 3 anni, con rese che non superano i 50 quintali per ettaro. La fermentazione si svolge in barrique, alla temperatura di 17 °C. Il vino matura 12 mesi in barrique e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia… al palato svela un frutto delicato, maturo e fragrante, che accompagna il sorso verso un finale di buona persistenza gustativa, connotato da una vivace freschezza agrumata… destinato a trovare la piena maturità espressiva tra qualche anno, con la piena integrazione del legno”. Non la mia bottiglia, però.

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