Venezia Fuorviante

Sono felice e nel contempo disturbato dall’iniziativa veneziana di applicare una tariffa per entrare in città: 5 euro, per ora. Il tentativo palese è quello di fermare il cosiddetto turismo “mordi e fuggi” in giornata e favorire i pernottamenti con relativo impegno di denaro.

Di contro, si fa intendere, che chi arriva in giornata non spende e dunque non merita, non ama la città lagunare. Sarà…

Io a Venezia l’estate scorsa ci sono stato due volte ed ognuna delle quali ho, in ordine casuale: bevuto due o tre aperitivi o più aperitivi, pranzato (sempre al solito posto: Osteria ai Do Pozzi), comprato souvenir (due bicchieri di vetro di Murano, due magliette, cosucce varie), visitato musei (meno di quel che sperassi), bevuto caffè, fatto la spesa… non so, un po’ più di cento euro a volta. Poco? Forse sì, se paragonato a qualche riccone. Ma neppure niente come spesso sembra intendere chi scrive o parla. 

Spero che i cinque euro di biglietto siano rimborsati a chi si ferma a mangiare, a chi compra dei souvenir locali, a chi visita dei musei… così avrebbe senso. Sennò è solo classismo. 

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