Uno e bino. Ovvero perché le ricette non sono di nessuno

Mi diverte prenderlo un po’ in giro, anche se è morto. Il fatto è che Daniele Preda più volte ci diceva di aver “registrato alla camera di commercio” le sue ricette. Noi non gli credevamo, ma qualcuno aveva dei dubbi e più di una volta ho spiegato ai presenti, dopo che lui si era allontanato, come fosse impossibile registrare un qualcosa che non è di nessuno (adesso mi mancano le categorie giurisprudenziali, ma esistono) e che, poi, basta poco per modificare: se metti 30 g di riso al posto di 35 g, la ricetta è la stessa?

E adesso vedo due ricettari da lui curati, con due ricette dal nome identico ma dalle sfumature accentuate. A chi si sarebbero dovuti pagare i diritti di autore Daniele? Per quale ricetta? Leggiamo insieme.

La prima ricetta della Zuppa di Cipolle, Preda l’ha scritta per un libretto delle Pro Loco Novaresi, donato ai partecipanti ad un corso di cucina: “Il sapore del territorio: impariamo a cucinare ad abbinare” (edizione Unpli Novara). In questa ricetta gli ingredienti sono: 500 g di cipolle, 100 g di burro, 100 g di farina 00, due lt di brodo, 50 g di parmigiano reggiano, sale e pepe qb, crostini di pane tostati al burro. Vi risparmio la procedura, abbastanza semplice, compresa la tostatura della farina e quella dei crostini al forno (con aggiunta di burro). Abbinamento consigliato: vino bianco delle colline novaresi.

La seconda ricetta della Zuppa di Cipolle è stampata sul libro “La cucina tradizionale ghemmese” (ed. Pro Loco di Ghemme) ed è diversa: niente forno e niente crostini al forno, ma 500 g di cipolle, 50 g di burro, 2 lt di brodo, un cucchiaio di farina di frumento, sale e pepe qb, due foglie di lauro. Procedimento simile: tagliare le cipolle a la julienne, farle rosolare ed infine aggiungere farina e foglie di lauro; aggiungere il brodo caldo, aggiustare di sale e pepe secondo gusti. In abbinamento, queste volta, un colline novaresi vespolina.

E allora, Daniele! Per quale delle due ricette dovremmo pagare il fio? E, più ampiamente, quale è la ricetta più ricetta dell’altra?

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