Un buffet a-celiaco

Io me la sentirei di consigliare un po’ di più di attenzione. Attenzione per la diversità, attenzione gastronomica per le minoranze. Ad un buffet, ieri, sede Crodo, ci hanno servito un ricco buffet tradizionale. Tutto giocato su piccoli rotondi di pane con: salame, formaggio, verdure, salse… Una frittatina con le verdure ed una torta salata a guarnire il bel tavolo abbondante. In questo momento però sto seguendo una dieta ipoglicemica e non mi andava di mangiare il companatico e scartare il pane. Mi sono concentrato così su due vassoi di formaggio. Decine di rettangoli, lingottini caseari di varia stagionatura. Buoni, ma un po’ monocordi. Al mio fianco, ad un certo punto, una giovane professoressa agrigentina (dai capelli alla Jimi) che mi ha confessato la sua celiachia. Anche lei niente pane, dunque; e poco buffet… Ma non si può pensare in modo più vario? Non siamo tutti uguali…

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