Tutto intorno a piazza Dam

L’avevo incontrata anni fa, in arrivo da Amsterdam. In piazza Dam avevo conosciuto un italo-francese appena tornato dall’India: mi faceva vedere le foto della sua moglie bambina, mi accompagnava in giro per i coffée shop della città, mi teneva compagnia nelle taverne etniche economiche (evitate, se potete la cucina thailandese: mi ha lasciato tracce indelebili nella parete gastrica!), mi convinse ad andare a Bruxelles per assaggiare una birra a fermentazione spontanea, a vasche aperte, che si fa solo lì. Non ne capivo molto, allora: lo seguii e così conobbi questa sorella sconosciuta di Gravner&C., ovvio: dei vini di Gravner&C., dei vini veri, dei vini naturali. Non so cosa bevvi allora, ma doveva essere lei. L’ho ritrovata la settimana scorsa e mi sono venuti in mente sia l’italo-francese sia i vini stile Gravner. Ho bevuto, infatti, la birra Gueze Cantillon, 100% Lambic Bio, 5°, belga. Me l’ha presentata Davide alcune sere fa. La birra è assai strana e non è piaciuta quasi a nessuno. Sarà per i suoi profumi acidi, che ricordano il rigurgito dei bambini, il sudore dei cavalli, odori di esteri… sarà anche per il suo gusto molto agrumato, per la sua acidità elevatissima, per il suo essere quasi spremuta di arance amare… sarà che mi ricorda i vini di Gravner a lunga fermentazione, i vini naturali… anche questa birra belga è assai apprezzata da un piccolo gruppo di appassionati, come i vini in stile Gravner. Costa molto meno, però: non oltre i dieci euro. I vini del friulano e degli altri, molto di più. Il mistero, però, avvolge entrambi i gruppi. Perché piacciono? Credo per la storia che raccontano entrambi, per la lucida follia di chi li produce. Là l’agricoltura biodinamica, le fermentazioni in terracotta…, qua una miscela di birre a fermentazione spontanea, le lambic, miscelate fra loro e poi messe in barrique usate. Lambic di “età diverse”, fino a quattro anni, combinate fra loro, fra cui “un mosto di frumento crudo e orzo maltato (65%) da agricoltura biologica e di luppolo invecchiato”. Ne risulta una “birra acidula, senza contenuto di zuccheri (mi pareva!). Ben conservata a temperatura di cantina questa Gueze si potrà conservare fino al 2030”. Ben prima, però, potrei tornare in piazza Dam e ripartire per Bruxelles… mi farebbe piacere ritrovare l’italo-francese. Magari andremmo a mangiare in qualche locale migliore! Chi lo sa? Nella vita: chi lo sa?

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