Torniamo allo 0,8 (e magari all’1g/l)!

Una danza macabra: ecco l’impressione che ho avuto al Vinitaly di quest’anno. Si ballava infatti al passo delladance-of-life-munch gioia, del piacere, dell’ebrezza che regala il vino… si assaggiavano vini, discreti, buoni, ottimi… tante belle impressioni, ma sullo sfondo si percepiva un’ansia collettiva che mal si esprimeva. L’ansia da 0,5g/l… Una soglia oltre la quale si erge la multa, la sospensione della patente, il processo penale, il sequestro del veicolo, la pubblica condanna…

È un matrimonio che si rinnova ogni anno quello che si celebra al Vinitaly, un matrimonio fra produttori e consumatori; un matrimonio che quest’anno sembrava anche un funerale. Esagerato? Vorrei. Di fronte allo 0,5g/l, infatti, si erge la confusione: quanti bicchieri mangiando? Un grappino potrò permettermelo? Un amaro, come tradizione? Le tabelle sono difficili da leggere, il metabolismo differisce, concetti come digiuno e mangiando sono vaghi (un happy hour cosa è?)… Molti non bevono più. E i ristoratori lo sanno. E lo sanno anche i produttori. E lo sappiamo anche noi consumatori. Il più spaventato, forse, è il mio amico Martino che ogni volta che m’incontra si raccomanda e mi racconta storie atroci: del suo amico fermato alle due del pomeriggio, dopo un pranzo e un mezzino: zac, via per sei mesi; oppure di quell’altro a cui l’hanno tolta per un anno, riducendolo sul lastrico: tre mezze in birreria e un tranquillo ritorno a casa la sua colpa; e quello che è stato tamponato e la polizia, pur non essendo colpevole, l’ha testato e gli ha tolto la patente per sei mesi; e la ragazza che aveva mangiato due cioccolatini al liquore… Una volta ha detto (terrore puro) che fanno il palloncino anche quando sei a piedi! Terrore da alcoltest… Di fronte alla marea montante e gonfiata dell’opinione pubblica anti alcool (e delle televisioni a supporto) mi piace ricordare che in Inghilterra il tasso è lo 0,8g/l e negli Usa dell’1g/l. Non dico come gli Usa, ma la cara, vecchia Albione sarebbe da imitare. Per ritornare all’allegria del matrimonio. Per celebrare degnamente il vino.

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