Fra Me e Proust

C’è una bella differenza fra me e Proust. Lasciamo stare la fama, ovvio. Ieri in una birreria mentre mangiavo dei curiosi formaggi bavaresi l’occhio mi è caduto sulla tovaglietta di carta, zeppa di ricette regionali italiane. Fra cui la ricetta della Tiella di riso con patate e cozze. Piatto popolare mica un dolce fine alla Proust. Immediatamente mi sono ritornati alla mente i pranzi adolescenziali, affamati e senza fondo, quando mia madre ci preparava questo piatto che aveva imparato a fare dalla Rita: la signora di Bari amica di famiglia. Prima lei e poi mia madre ci hanno lasciato e dunque mai più Tiella. Piatto di cui conservo un ricordo romantico ed un rifiuto razionale: con tutti quegli ingredienti zepposi (riso, olio, patate, formaggio) come sarà la digestione? Ma sì, allora, che mennefregava… digerivo tutto. Sia lode alla signora Rita e alla Mariarosa. Se mi capiterà, ne mangerò una bella porzione alla vostra memoria. E al diavolo la digestione!

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