Amici da Strapaese

Ho due nuovi amici. O meglio: uno nuovo nuovo ed uno ritrovato. Sono generosi e simpatici, vivono lontani ma sembrano fratelli. Uno è Annibale di Agropoli, ironico compagno di tavola; fedele custode delle tradizioni della sua terra, da cui si allontana poco e male. La moglie lo asseconda e i figli, per ora, anche. Dice che verrà a trovarmi, ma non ci credo. Ci andrò io.

L’altro è Pierluigi, “Luigi”, di Venezia. Abitante di Venezia, anzi del quartiere Cannaregio di Venezia. Lì è nato, lì vive e lì lavora. Qualche volta accompagna la sua seconda moglie a Padova per lavoro. Ma poi basta. Non va neppure dall’altra parte del Canal Grande (“da ragazzo… c’era una discoteca”) e per lui le altre isole della laguna sono vuote. “Hic sunt leones”: se potesse fare lui le cartine, così scriverebbe. Conosce i locali più curiosi della sua isola. E’ un ottimo anfitrione. Non glielo chiedo neppure di venire a trovarmi. Ci andrò io. Magari andrò a visitare le altre isole veneziane e gliele racconterò.

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