Sempre presenti…

Onore ai vignaioli, direi. Perché ancora una volta sorprendono. Onore ai fratelli Rovellotti di Ghemme che in una domenica pomeriggio uggiosa hanno accolto me, Monica e Simone, inaspettati ospiti, come se fossimo i signori di chissà quale regno. Guidandoci (per Simone, io la cantina la conosco) nei locali aziendali faticosamente ricavati nel ricetto di Ghemme; parlando di botti nuove dalla Svizzera; orgogliosi di esami chimici comparati che premiano il residuo fisso delle vespoline e dei nebbioli novaresi; stizziti dalle polemiche provinciali sull’uso della parola erbaluce per indicare i bianchi novaresi, ora proibita… infine la degustazione del loro bianco da uva erbaluce, del loro piacevole rosato e del loro importante ghemme riserva 2007… La prossima volta mi farò aprire una bottiglia decennale dei loro bianchi che, a detta di molti, invecchiati assomigliano a dei borgognoni…
Se gli italiani tutti amassero il loro lavoro e si dedicassero a questo come si dedicano i vignaioli (domenica compresa) l’Italia sarebbe “padrona” del mondo… Un brindisi dunque ad Antonello e Paolo Rovellotti, ai vini novaresi, ai vini piemontesi, ai vini italiani, ai vini del mondo! Che ci sia concessa una lunga vita per assaggiarli tutti!

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